Ognuno di noi ha una sua “zona di conforto”, un luogo dove si sente a proprio agio, a casa sua. Uscire da essa rappresenta una sfida e ci comporta immancabilmente dei problemi e degli imprevisti da affrontare. Più ci allontaniamo dalla nostra “zona di conforto” più ci sentiamo spaesati, timorosi e diffidenti verso ciò che potremmo incontrare. Uscire, però, dalla nostra “zona” rappresenta l’unico modo, secondo noi, per conoscere veramente altre realtà, accettare altri punti di vista, crescere.

Le attività didattiche

Nel progettare l’approccio alle tematiche scelte abbiamo prestato attenzione alle specificità e alle esigenze di ciascuna classe d’età. Abbiamo immaginato un approccio curioso, basato sull’esperienza diretta, più coinvolgente perché vissuto in prima persona: una modalità di scoperta che mira a far sviluppare un senso di fiducia in se stessi e a rendere le allieve e gli allievi maggiormente coscienti e pienamente consapevoli del proprio percorso educativo. L’osservazione delle antiche abitazione degli alpeggi, e delle varie soluzioni adottate un tempo, per affrontare la quotidianità, vogliono essere, oltre che bagaglio di conoscenza, anche uno spunto per una riflessione sul modo di vivere moderno. Apprezzare le comodità e la tecnologia, comprendendone però i limiti ed i pericoli.Anche per le proposte prettamente sportive, lo spirito rimane il medesimo. Con in più l’ambizione di voler dimostrare, alle giovani generazioni, che montagna può essere sinonimo di vacanza e divertimento. Il particolare riguardo dato, nelle varie proposte, a tutte le specificità della cultura valligiana, vorrebbe essere un tentativo di mettere i ragazzi e le ragazze di fronte a realtà piccole ma interessanti, deboli ma, allo stesso tempo, tenaci.. Il gruppo di persone che partecipa a queste proposte, dalle Guide ai gestori, vive 365 giorni all’anno in montagna, ed ha la piccola
presunzione di voler parlare di essa.

I destinatari

I programmi vengono rivolti al gruppo-classe (massimo 30 ragazzi) in cui sia sempre presente almeno un insegnante accompagnatore e responsabile degli alunni. Le attività possono essere svolte da bambini e ragazzi con difficoltà motorie lievi (importante è comunicarlo in tempo per approntare un itinerario che ne tenga conto), con il supporto di un docente, e portatori di handicap psichici o sensoriali, se accompagnati dall’insegnante di sostegno.

Il Rifugio Selleries è completamente attrezzato per l’accoglienza di persone con difficoltà motorie.

Qui sotto possono essere scaricati i file pdf con le attività proposte:

Visita la nostra Fotogallery