Il Parco Naturale Orsiera Rocciavré

Il Rifugio Selleries è l’unico rifugio della Val Chisone ad essere all’interno del territorio del Parco Orsiera Rocciavré, e dei quattro rifugi del parco è quello che si trova alla quota più elevata.

L’istituzione del Parco Naturale Orsiera Rocciavré risale al 1980, con la promulgazione della L.R. 30/05/80 n. 66. Successivamente, nel 1985, la L.R. n. 13 ha esteso la superficie all’area tutelata da 8520 a 10928 ettari. Attualmente il Parco è gestito dall’Ente di Gestione del Parco Naturale Orsiera Rocciavré e della Riserva Naturale Speciale dell’Orrido e Stazione di Leccio di Chianocco, avente sede a Foresto ed istituito ai sensi della L.R. 22/03/90 n. 12.

Le finalità del Parco sono:

– tutelare e conservare le caratteristiche naturali, ambientali e paesaggistiche dell’area, in funzione dell’uso sociale di tali valori;
– organizzare il territorio per la fruizione a fini ricreativi, didattici, scientifici e culturali;
– promuovere la qualificazione delle condizioni di vita e del lavoro delle popolazioni locali;
– promuovere e valorizzare le attività agro-silvo-pastorali.
Il Parco Orsiera Rocciavré si presenta come un’isola di belle montagne che si innalza ad appena 40 km. da Torino. Robinét, Rocciavré e Pian Real sono visibili dalla città, ed alle loro spalle l’Orsiera, la Rocca Nera, la Gavia e la Cristalliera sfiorano di poco i 2900 metri di quota. Il massiccio è delimitato a nord dal vasto solco della Bassa Val Susa, a sud dalla Val Chisone ed a est dai diversi rami della Val Sangone. Nonostante la prossimità con l’area fortemente urbanizzata e industrializzata di Torino, questo territorio offre un paesaggio alpestre di notevole interesse.

La sua particolare morfologia, con la presenza di tutte le esposizioni, nonché il notevolissimo dislivello dell’area protetta (dai 900 metri ai 2890 metri), permettono di incontrare un’estrema varietà di ambienti alpini: boschi misti di latifoglie in Val Susa e Val Sangone, lariceti e pini silvestri in Val Chisone, pascoli e splendidi laghi in alta quota su entrambi i versanti.

Interessanti i segni della presenza umana: ritrovamenti preistorici ed incisioni rupestri in Val Chisone ed in Val Sangone, la Certosa di Montebenedetto in Val Susa, le fortificazioni del XVIII secolo e la possente presenza del Forte di Fenestrelle di nuovo in Val Chisone. Gli alpeggi ancora utilizzati sui pascoli di entrambi i versanti.

A colpire notevolmente gli escursionisti ed i turisti è la ricchissima fauna alpina presente: cinghiali, caprioli, cervi, camosci, mufloni (non autoctoni) e stambecchi, per citare i più grandi. Tra i piccoli mammiferi: scoiattoli, ermellini e marmotte. Sul versante della Val Chisone, fra le rocce delle pareti dell’Orsiera e della Cristalliera, vivono le aquile reali. Ultimo, non per importanza, ma perché la sua presenza è stata rilevata solo negli ultimi anni: il lupo.

Il Parco Naturale Orsiera Rocciavré

Il Rifugio Selleries è l’unico rifugio della Val Chisone ad essere all’interno del territorio del Parco Orsiera Rocciavré, e dei quattro rifugi del parco è quello che si trova alla quota più elevata.

L’istituzione del Parco Naturale Orsiera Rocciavré risale al 1980, con la promulgazione della L.R. 30/05/80 n. 66. Successivamente, nel 1985, la L.R. n. 13 ha esteso la superficie all’area tutelata da 8520 a 10928 ettari. Attualmente il Parco è gestito dall’Ente di Gestione del Parco Naturale Orsiera Rocciavré e della Riserva Naturale Speciale dell’Orrido e Stazione di Leccio di Chianocco, avente sede a Foresto ed istituito ai sensi della L.R. 22/03/90 n. 12.

Le finalità del Parco sono:

– tutelare e conservare le caratteristiche naturali, ambientali e paesaggistiche dell’area, in funzione dell’uso sociale di tali valori;

– organizzare il territorio per la fruizione a fini ricreativi, didattici, scientifici e culturali;

– promuovere la qualificazione delle condizioni di vita e del lavoro delle popolazioni locali;

– promuovere e valorizzare le attività agro-silvo-pastorali.

Il Parco Orsiera Rocciavré si presenta come un’isola di belle montagne che si innalza ad appena 40 km. da Torino. Robinét, Rocciavré e Pian Real sono visibili dalla città, ed alle loro spalle l’Orsiera, la Rocca Nera, la Gavia e la Cristalliera sfiorano di poco i 2900 metri di quota. Il massiccio è delimitato a nord dal vasto solco della Bassa Val Susa, a sud dalla Val Chisone ed a est dai diversi rami della Val Sangone. Nonostante la prossimità con l’area fortemente urbanizzata e industrializzata di Torino, questo territorio offre un paesaggio alpestre di notevole interesse.

La sua particolare morfologia, con la presenza di tutte le esposizioni, nonché il notevolissimo dislivello dell’area protetta (dai 900 metri ai 2890 metri), permettono di incontrare un’estrema varietà di ambienti alpini: boschi misti di latifoglie in Val Susa e Val Sangone, lariceti e pini silvestri in Val Chisone, pascoli e splendidi laghi in alta quota su entrambi i versanti.

Interessanti i segni della presenza umana: ritrovamenti preistorici ed incisioni rupestri in Val Chisone ed in Val Sangone, la Certosa di Montebenedetto in Val Susa, le fortificazioni del XVIII secolo e la possente presenza del Forte di Fenestrelle di nuovo in Val Chisone. Gli alpeggi ancora utilizzati sui pascoli di entrambi i versanti.

A colpire notevolmente gli escursionisti ed i turisti è la ricchissima fauna alpina presente: cinghiali, caprioli, cervi, camosci, mufloni (non autoctoni) e stambecchi, per citare i più grandi. Tra i piccoli mammiferi: scoiattoli, ermellini e marmotte. Sul versante della Val Chisone, fra le rocce delle pareti dell’Orsiera e della Cristalliera, vivono le aquile reali. Ultimo, non per importanza, ma perché la sua presenza è stata rilevata solo negli ultimi anni: il lupo.

Il Parco Naturale Orsiera Rocciavré

Il Rifugio Selleries è l’unico rifugio della Val Chisone ad essere all’interno del territorio del Parco Orsiera Rocciavré, e dei quattro rifugi del parco è quello che si trova alla quota più elevata.

L’istituzione del Parco Naturale Orsiera Rocciavré risale al 1980, con la promulgazione della L.R. 30/05/80 n. 66. Successivamente, nel 1985, la L.R. n. 13 ha esteso la superficie all’area tutelata da 8520 a 10928 ettari. Attualmente il Parco è gestito dall’Ente di Gestione del Parco Naturale Orsiera Rocciavré e della Riserva Naturale Speciale dell’Orrido e Stazione di Leccio di Chianocco, avente sede a Foresto ed istituito ai sensi della L.R. 22/03/90 n. 12.

Le finalità del Parco sono:

– tutelare e conservare le caratteristiche naturali, ambientali e paesaggistiche dell’area, in funzione dell’uso sociale di tali valori;

– organizzare il territorio per la fruizione a fini ricreativi, didattici, scientifici e culturali;

– promuovere la qualificazione delle condizioni di vita e del lavoro delle popolazioni locali;

– promuovere e valorizzare le attività agro-silvo-pastorali.

Il Parco Orsiera Rocciavré si presenta come un’isola di belle montagne che si innalza ad appena 40 km. da Torino. Robinét, Rocciavré e Pian Real sono visibili dalla città, ed alle loro spalle l’Orsiera, la Rocca Nera, la Gavia e la Cristalliera sfiorano di poco i 2900 metri di quota. Il massiccio è delimitato a nord dal vasto solco della Bassa Val Susa, a sud dalla Val Chisone ed a est dai diversi rami della Val Sangone. Nonostante la prossimità con l’area fortemente urbanizzata e industrializzata di Torino, questo territorio offre un paesaggio alpestre di notevole interesse.

La sua particolare morfologia, con la presenza di tutte le esposizioni, nonché il notevolissimo dislivello dell’area protetta (dai 900 metri ai 2890 metri), permettono di incontrare un’estrema varietà di ambienti alpini: boschi misti di latifoglie in Val Susa e Val Sangone, lariceti e pini silvestri in Val Chisone, pascoli e splendidi laghi in alta quota su entrambi i versanti.

Interessanti i segni della presenza umana: ritrovamenti preistorici ed incisioni rupestri in Val Chisone ed in Val Sangone, la Certosa di Montebenedetto in Val Susa, le fortificazioni del XVIII secolo e la possente presenza del Forte di Fenestrelle di nuovo in Val Chisone. Gli alpeggi ancora utilizzati sui pascoli di entrambi i versanti.

A colpire notevolmente gli escursionisti ed i turisti è la ricchissima fauna alpina presente: cinghiali, caprioli, cervi, camosci, mufloni (non autoctoni) e stambecchi, per citare i più grandi. Tra i piccoli mammiferi: scoiattoli, ermellini e marmotte. Sul versante della Val Chisone, fra le rocce delle pareti dell’Orsiera e della Cristalliera, vivono le aquile reali. Ultimo, non per importanza, ma perché la sua presenza è stata rilevata solo negli ultimi anni: il lupo.