A Giovanni, l'Amico del Selleries

Giovanni Lisdero è mancato la primavera scorsa.

In gioventù è stato un pioniere dell´alpinismo sulle cime del pinerolese. Negli anni aprì, con alcuni amici,  una via lungo la cresta sud della Cristalliera."..in confronto ad altri, molto più forti, non ho fatto granché. Però la montagna è sempre stata la mia passione..", era solito dire con modestia. " il Selleries è stato il rifugio al quale sono stato più affezionato", ci raccontava. "...Madama Lidia una volta ci disse di non andare in Cristalliera, perché il tempo sarebbe peggiorato. Noi eravamo giovanissimi e pieni di entusiasmo e non le demmo retta. Avevamo deciso di bivaccare lungo la parete della montagna. Durante la notte la bufera ci prese mezzi addormentati e ci obbligò a scendere in fretta e furia. Quando arrivammo al Selleries erano tutti addormentati e nessuno ci sentì, ma noi, usando una scala a pioli, riuscimmo ad entrare  ugualmente mettendoci a dormire nella paglia e nel fieno che i gestori tenevano da parte per i posti letto d´emergenza. Madama Lidia ci diede la sveglia borbottando e sgridandoci di non averle dato retta. Quante volte abbiamo dormito nei pagliericci di fortuna del Selleries..."

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A forza di frequentare il rifugio Giovanni ne divenne una sorta di uomo di fiducia. In estate dedicava parecchi giorni ad aiutare Madama Lidia nella preparazione dell´orto. In inverno saliva sovente al Selleries per controllare che tutto fosse a posto.una volta ci raccontava "...sono arrivato sotto una forte nevicata ed ho visto subito che c´erano alcune finestre spalancate. Erano passati i ladri. Non avevano portato via granché, il problema era che, con la bufera e le finestre aperte, c´era neve dovunque. Non so che testa devi avere per camminare due ore nella neve, solo per andare a rubare quattro cianfrusaglie..."

Un giorno dell´estate scorsa, prevedendo molta gente a pranzo, avevamo messo sul fuoco il pentolone grande della polenta. Giovanni arrivò e sbirciando dalla finestra della cucina, com´era solito fare, ci salutò prendendoci in giro per il nostro bastone troppo corto con cui stavamo mescolando la polenta. Effettivamente dovevamo fare molta attenzione per non bruciarci. "Ve ne faccio uno io bastone della polenta, di quelli seri", ci disse prima di andarsene.

Poi la malattia peggiorò, più volte ci mandò e gli mandammo i saluti durante l´inverno.

Con l´arrivo della primavera ci mettemmo d´accordo con Bruno, il suo socio di camminate, per portarlo al Selleries con il fuoristrada. Era tutto l´inverno che diceva di voler fare ancora un salto al rifugio. Non facemmo in tempo. La morte arrivò prima.

Nei giorni scorsi Paolo, il figlio di Giovanni, ci ha portato il "bastone della polenta"che suo padre aveva fatto per noi

Un abbraccio da tutti noi a "Giovanni l´amico del Selleries".